Il rinnovamento della catechesi |
Sul piano psicopedagogico, principio fondamentale, che ispira il coordinamento della catechesi è l'unità interiore della persona.
Per sviluppare la sua mentalità, il cristiano attinge i valori ovunque si trovino, ma deve poter costruire nella sua coscienza una visione unitaria e ordinata dei misteri della fede, della storia, della vita.
In questa prospettiva si possono e si debbono cercare programmi e metodi adatti per ciascuna istituzione, con rispetto delle competenze educative.
Il coordinamento non può, dunque, ridursi ad una distribuzione quantitativa di compiti o della materia da insegnare, né a espedienti metodologici esteriori.
L'attenzione degli educatori è sempre rivolta ai livelli di maturazione dei fedeli: rivela carenze, ritardi, possibilità ed esigenze di sviluppo, per assicurare un programma educativo, che metta armonicamente in esercizio tutta la persona.
Gli educatori devono soprattutto conoscersi, stimarsi, studiare insieme.
Essi accettano l'ambito di azione delle strutture nelle quali agiscono, ma assumono solidali la responsabilità di una piena educazione.
Accogliendo tutte le esigenze e le aspirazioni dei soggetti, ciascun educatore si preoccupa di promuovere le esperienze giuste al momento giusto, di far superare le esperienze sbagliate, di estendere la propria influenza educativa mediante il dialogo e la collaborazione con gli altri educatori.
Mai un educatore o una comunità educatrice hanno concluso il loro lavoro: una tensione spirituale profonda li tiene continuamente desti, sempre pronti a trovare il loro nuovo posto nella vita di coloro, dei quali devono avere cura.
Tutto diviene servizio e ansia di carità apostolica.
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