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I dodici discepoli che Gesù aveva scelto erano felici di seguirlo.
Avevano lasciato ogni cosa per andare con lui.
Che cosa, dunque, li aspettava?
C'era chi si aspettava come ricompensa potere e gloria.
La mamma di due discepoli raccomandò un giorno i suoi figlioli al Signore: "Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno".
Vangelo di Mt 20,21
I discepoli non comprendevano che seguire Gesù significa condividere le sue scelte fino in fondo.
Quando Gesù parlava della sua passione e morte, tutto restava oscuro per loro, come fossero ciechi.
Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli risposero: "Passa Gesù il Nazareno!".
Allora incominciò a gridare: "Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!".
Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!".
Gesù si fermò e ordinò che glielo conducessero.
Quando gli fu vicino, gli domando: "Che cosa vuoi che io faccia per te?".
Egli rispose: "Signore, che io riabbia la vista".
E Gesù gli disse: "Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato".
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio.
E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
Vangelo di Lc 18,35-43
Perché Gesù faceva i miracoli?
Molti invocano Gesù soltanto nei momenti di difficoltà e chiedono favori per sé e per gli altri.
Qualcuno poi, se non ottiene ciò che domanda, non lo segue più.
Gesù non è venuto per togliere tutte le difficoltà dal nostro cammino, ma per renderci più forti del male e del peccato.
Con i suoi miracoli e con la sua vita, soprattutto con la sua morte e risurrezione, Gesù apre i nostri occhi perché riconosciamo che egli è il Salvatore.
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