Vi ho chiamato amici |
Più di cinque miliardi di persone oggi popolano la terra, e tantissime altre, prima di noi, hanno dato vita a civiltà ormai scomparse.
Ogni uomo che nasce ha oggi a disposizione conoscenze e possibilità tecniche conquistate, prima di lui, dalla comunità degli uomini attraverso i secoli.
Ognuno riceve una immensa ricchezza dagli altri: dai genitori il dono della vita, dagli amici la gioia dell'amicizia, da tante persone un aiuto, un servizio.
Ma la vita non è solo un ricevere; è anche dare, mettendo a servizio degli altri le proprie doti di intelligenza, di forza e di amore.
I rapporti umani si costruiscono pazientemente, cominciando anzitutto a riconoscere e rispettare i diritti altrui.
È facile conoscere i nostri diritti e pretendere che gli altri li rispettino: il diritto di essere ascoltati, il diritto di essere compresi, il diritto che gli altri abbiano tempo per noi, e tanti diritti ancora.
Più difficile è riconoscere che i diritti degli altri sono doveri per noi.
Anche questo è allenamento che aiuta a crescere.
Poiché nessuno è un'isola e noi sviluppiamo la nostra umanità insieme con gli altri.
E strada dura e stretta, che a volte fa paura.
Quante volte viene la tentazione di chiuderci a riccio nel nostro guscio e far da soli!
E invece dal giorno del nostro concepimento, noi dipendiamo da altri e verso tutti siamo debitori di gesti e di attenzioni che rendono più lieta la vita.
L'odio, le violenze, le guerre, che pure segnano le tappe della storia umana, non possono distruggere la profonda aspirazione alla fraternità e alla solidarietà, che spinge gli uomini a incontrarsi e a collaborare.
Per vivere e crescere, gli uomini hanno bisogno di conoscersi e di lavorare insieme, di amare e di essere riamati.
Il secondo conflitto mondiale aveva lasciato ovunque segni di rovina, di barbarie e di morte.
Nell'anno 1948, il 10 dicembre, a Ginevra l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava e proclamava la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Era una conquista nuova dell'umanità.
Ecco alcuni articoli:
Articolo 1. - Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2.- Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna.
Articolo 3. - Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4. - Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù.
Articolo 5. - Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6. - Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7. - Tutti sono uguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge.
Articolo 18. - Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
Articolo 29. - Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
Tra le pagine della Bibbia che rivelano l'uomo e la sua vita, eccone indicate alcune, da leggere per esteso e insieme.
Gen 1,26-31: Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Gen 2,4-25: Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
Gb 28,28: Ecco, temere Dio, questo è sapienza e schivare il male, questo è intelligenza.
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