Vi ho chiamato amici |
L'amore di Dio non conosce confini e ostacoli.
Giorno dopo giorno, attraverso gli avvenimenti della storia e nel rispetto della libertà degli uomini, Dio realizza il suo disegno di salvezza.
Quando il re Ciro restituisce libertà a Israele, il popolo ritorna dall'esilio di Babilonia nella sua terra ( anno 538 a.C. ).
Ma non ritrova più l'antica potenza, e dominatori stranieri continuano ad umiliare a più riprese le sue speranze terrene.
Molti pensavano che Dio avesse dimenticato le sue promesse.
Allora i sacerdoti e i sapienti d'Israele richiamano con forza il popolo alla fedeltà del culto, alle tradizioni dei padri, e proiettano le attese di tutti verso altri traguardi: non più una terra, una potenza e una libertà politica, ma un'era nuova di pace, cieli nuovi e terra nuova, che il Messia, il Cristo, inaugurerà non solo per Israele, ma per tutti i popoli.
Quando Roma estende il suo dominio anche sulla terra di Israele, ogni speranza sembra frantumarsi sotto la potenza dell'impero di Augusto.
Proprio allora, nel tempo stabilito da Dio, si compiono le profezie dell'Antico Testamento.
Nella storia degli uomini fatta di dominio, prepotenza e dolore si inserisce la vita di Gesù di Nazareth.
I suoi gesti e le sue parole rivelano in modo nuovo e sorprendente l'amore di Dio.
Egli è al vertice di un lungo cammino: dell'umanità che cerca Dio e di Dio che si rivela all'uomo.
Per venire incontro agli uomini, Dio ha inviato suo Figlio.
E gli uomini che cercano Dio come a tentoni, scoprono che egli non è lontano da ciascuno, perché Gesù è il Dio con noi.
Dio nessuno lo ha mai visto; Gesù, il Figlio unigenito, ci ha rivelato il volto del Padre.
Sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". ( Mt 1,18-21 )
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