Catechismo della Chiesa Cattolica |
1030 Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. |
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1031 La Chiesa chiama Purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. |
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La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al Purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze591 e di Trento.592 La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, ( 1 Cor 3,15; 1 Pt 1,7 ) parla di un fuoco purificatore:
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1032 Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: «Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » ( 2 Mac 12,45 ). |
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Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico,595 affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:
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Indice |
591 | Denz. - Schönm., 1304 |
592 | Denz. - Schönm., 1820; 1580 |
594 | San Gregorio Magno, Dialoghi, 4, 39 |
595 | Concilio di Lione II |
597 | San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 41, 5: PG 61, 594-595 |