Catechismo della Chiesa Cattolica |
1897 « La convivenza fra gli esseri umani non può essere ordinata e feconda se in essa non è presente un'autorità legittima che assicuri l'ordine e contribuisca all'attuazione del bene comune in grado sufficiente ».16 |
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Si chiama « autorità » il titolo in forza del quale delle persone o delle istituzioni promulgano leggi e danno ordini a degli uomini e si aspettano obbedienza da parte loro. |
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1898 Ogni comunità umana ha bisogno di una autorità che la regga.17 Tale autorità trova il proprio fondamento nella natura umana. È necessaria all'unità della comunità civica. Suo compito è quello di assicurare, per quanto possibile, il bene comune della società. |
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1899 L'autorità, esigita dall'ordine morale, viene da Dio: « Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna » ( Rm 13,1-2; 1 Pt 2,13-17 ) |
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1900 Il dovere di obbedienza impone a tutti di tributare all'autorità gli onori che ad essa sono dovuti e di circondare di rispetto e, secondo il loro merito, di gratitudine e benevolenza le persone che ne esercitano l'ufficio. |
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Alla penna del papa san Clemente di Roma è dovuta la più antica preghiera della Chiesa per l'autorità politica: ( 1 Tm 2,1-2 )
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1901 Se l'autorità rimanda ad un ordine prestabilito da Dio, « la determinazione dei regimi politici e la designazione dei governanti sono lasciate alla libera decisione dei cittadini ».21 |
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La diversità dei regimi politici è moralmente ammissibile, purché essi concorrano al bene legittimo delle comunità che li adottano. I regimi la cui natura è contraria alla legge naturale, all'ordine pubblico e ai fondamentali diritti delle persone, non possono realizzare il bene comune delle nazioni alle quali essi si sono imposti. |
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1902 L'autorità non trae da se stessa la propria legittimità morale. |
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Non deve comportarsi dispoticamente, ma operare per il bene comune come una « forza morale che si appoggia sulla libertà e sulla coscienza del dovere e del compito assunto »:22
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1903 L'autorità è esercitata legittimamente soltanto se ricerca il bene comune del gruppo considerato e se, per conseguirlo, usa mezzi moralmente leciti. |
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Se accade che i governanti emanino leggi ingiuste o prendano misure contrarie all'ordine morale, tali disposizioni non sono obbliganti per le coscienze. « In tal caso, anzi, chiaramente l'autorità cessa di essere tale e degenera in sopruso ».24 |
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1904 « È preferibile che ogni potere sia bilanciato da altri poteri e da altre sfere di competenza, che lo mantengano nel giusto limite. È questo, il principio dello "Stato di diritto", nel quale è sovrana la legge, e non la volontà arbitraria degli uomini ».25 |
Indice |
16 | Giovanni XXIII, Pacem in terris 46 |
17 | Leone XIII,
Immortale Dei; Leone XIII, Diuturnum illud |
20 | San Clemente di Roma, Epistula ad Corinthios, 61, 1-2 |
21 | Gaudium et spes 74 |
22 | Gaudium et spes 74 |
23 | San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, 93, 3, ad 2 |
24 | Giovanni XXIII, Pacem in terris 51 |
25 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 44 |