Catechismo della Chiesa Cattolica

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I. Il rispetto della vita umana

2280 Il suicidio

Ciascuno è responsabile della propria vita davanti a Dio che gliel'ha donata.

È lui che ne rimane il sovrano Padrone.

2258

Noi siamo tenuti a riceverla con riconoscenza e a preservarla per il suo onore e per la salvezza delle nostre anime.

Siamo gli amministratori, non i proprietari della vita che Dio ci ha affidato.

Non ne disponiamo.

2281 Il suicidio contraddice la naturale inclinazione dell'essere umano a conservare e a perpetuare la propria vita.

2212

Esso è gravemente contrario al giusto amore di sé.

Al tempo stesso è un'offesa all'amore del prossimo, perché spezza ingiustamente i legami di solidarietà con la società familiare, nazionale e umana, nei confronti delle quali abbiamo degli obblighi.

Il suicidio è contrario all'amore del Dio vivente.

2282 Se è commesso con l'intenzione che serva da esempio, soprattutto per i giovani, il suicidio si carica anche della gravità dello scandalo.

1735

La cooperazione volontaria al suicidio è contraria alla legge morale.

Gravi disturbi psichici, l'angoscia o il timore grave della prova, della sofferenza o della tortura possono attenuare la responsabilità del suicida.

2283 Non si deve disperare della salvezza eterna delle persone che si sono date la morte.

1037

Dio, attraverso le vie che egli solo conosce, può loro preparare l'occasione di un salutare pentimento.

La Chiesa prega per le persone che hanno attentato alla loro vita.

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