Catechismo della Chiesa Cattolica |
2656 Le virtù teologali |
||
Si entra nella preghiera come si entra nella Liturgia: per la porta stretta della fede. |
|
|
Attraverso i segni della sua Presenza, è il Volto del Signore che cerchiamo e desideriamo, è la sua Parola che vogliamo ascoltare e custodire. |
||
2657 Lo Spirito Santo, che ci insegna a celebrare la Liturgia nell'attesa del ritorno di Cristo, ci educa a pregare nella speranza. A loro volta, la preghiera della Chiesa e la preghiera personale alimentano in noi la speranza. In modo particolarissimo i Salmi, con il loro linguaggio concreto e ricco, ci insegnano a fissare la nostra speranza in Dio: « Ho sperato, ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido » ( Sal 40,2 ). « Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo » ( Rm 15,13 ). |
||
2658 « La speranza non delude, perché l' Amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato » ( Rm 5,5 ). |
|
|
La preghiera, plasmata dalla vita liturgica, tutto attinge all'Amore con cui siamo amati in Cristo e che ci concede di rispondervi amando come lui ci ha amati. L'Amore è la sorgente della preghiera; chi vi attinge, tocca il culmine della preghiera:
|
Indice |
6 | San Giovanni Maria Vianney, Preghiera |