Catechismo maggiore |
L'undecimo articolo del Credo c'insegna che tutti gli uomini risusciteranno, ripigliando ogni anima il corpo che ebbe in questa vita.
La risurrezione dei morti avverrà per virtù di Dio onnipotente, a cui nulla è impossibile.
La risurrezione di tutti i morti avverrà alla fine del mondo, e allora seguirà il giudizio universale.
Dio vuole la risurrezione dei corpi, perché, avendo l'anima operato il bene o il male unita al corpo, sia ancora insieme con esso premiata o punita.
No, vi sarà grandissima differenza tra i corpi degli eletti e i corpi dei dannati, perché i soli corpi degli eletti, avranno a somiglianza di Gesù Cristo risorto le doti dei corpi gloriosi.
Le doti che adorneranno i corpi gloriosi degli eletti sono:
1° la impassibilità, per cui non potranno più essere soggetti a mali, a dolori di veruna sorta, né a bisogno di cibo, di riposo o d'altro;
2° la chiarezza, per cui risplenderanno a guisa del sole e d'altrettante stelle;
3° l'agilità per cui potranno passare in un momento e senza fatica da un luogo all'altro e dalla terra al cielo;
4° la sottigliezza, per cui senza ostacolo potranno penetrare qualunque corpo, come fece Gesù Cristo risorto.
I corpi dei dannati saranno privi delle doti dei corpi gloriosi dei Beati, e porteranno l'orribile marchio dell'eterna riprovazione.
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