Catechismo di S. Pio X |
Il quinto comandamento Non ammazzare ci proibisce di recar danno alla vita sì naturale che spirituale del prossimo e nostra; perciò ci proibisce l'omicidio, il suicidio, il duello, i ferimenti, le percosse, le ingiurie, le imprecazioni e lo scandalo.
Il suicidio è peccato, come l'omicidio, perché Dio solo é padrone della nostra vita, come di quella del prossimo: inoltre è peccato di disperazione che, di più, toglie con la vita la possibilità di pentirsi e di salvarsi
La Chiesa ha stabilito la privazione della sepoltura ecclesiastica contro il suicida responsabile dell'atto compiuto.
Il duello è peccato, perché è sempre un attentato di omicidio, e, anche, quasi di suicidio, fatto per vendetta privata, in disprezzo della legge e della giustizia pubblica; inoltre perché con esso stoltamente si rimette la decisione del diritto e del torto alla forza, alla destrezza e al caso.
La Chiesa ha stabilito la scomunica contro i duellanti e contro chiunque volontariamente assiste al duello.
Scandalo è dare al prossimo, con qualunque atto cattivo, occasione di peccare.
Lo scandalo è peccato gravissimo, e Dio domanderà conto del male che si fa commettere ad altri con perfidi eccitamenti e con cattivi esempi: " guai, all'uomo per colpa del quale viene lo scandalo" ( Mt 18,7 )
I1 quinto comandamento ci ordina di voler bene a tutti, anche ai nemici, e di riparare il male corporale e spirituale fatto al prossimo.
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