15 agosto 1964
Carissimi figli,
Siete molto buoni, molto bravi!
È il caso di dire « aquae multae non potuerunt extinguere caritatem »: nemmeno la forte pioggia è riuscita a spegnere il vostro fervore: grazie!
Celebriamo insieme una grande festa di gioia per noi: quella di Maria SS.ma Assunta.
Vedremo un giorno la sua gloria nel Cielo; ed essa già si proietta nella nostra vita presente e ci indica come dobbiamo comportarci per raggiungere così luminosa mèta.
La Madonna dall'alto ci tende le braccia per aiutarci ed incoraggiarci, e quindi, una grande speranza deve succedere anche alla nostra gioia: quella di poter trascorrere bene la vita presente per guadagnare quella futura; e in mezzo alle prove, alle tristezze del tempo, convertire in argomenti di fiducia e di fede anche ciò che ci affligge il cuore.
Abbiamo, anche quest'oggi, notizie non buone - vi è noto - sulla malattia del Presidente della Repubblica Italiana.
Pregheremo per lui: che il Signore lo assista e assista con lui tutto il popolo italiano.
Un'altra personalità politica - lo sapete - si trova in analoghe condizioni; domandiamo alla Madonna, madre di pietà e di misericordia, che assista pure lui.
E poi non ignorate che l'orizzonte internazionale è pieno di temporali minacciosi.
Vi sono sintomi di inquietudine in varie regioni, che Ci tengono tanto preoccupati.
Ma la speranza, oggi più che mai, dominerà nei nostri animi, proprio perché abbiamo Maria nel Cielo.
A Lei raccomanderemo tutte le nostre necessità, i nostri desideri, le nostre pene: diremo a Lei, Mater bonae spei, che ci aiuti e ci assista sempre.