6 dicembre 1964
Vi portiamo il saluto dei popoli che abbiamo incontrato nel Nostro pellegrinaggio.
Le loro dimostrazioni non erano soltanto per la Nostra persona, ma per quanto rappresentiamo e quindi anche per voi che Ci siete figli e fratelli.
Appunto di quei popoli vi additiamo l'esempio di religiosità, di pazienza, di laboriosità, di umiltà serena e consapevole, e sempre piena di speranza e di bontà.
Tutto ciò dimostra come, nel mondo di oggi, le relazioni, anche fra gli individui ed i popoli più lontani, sono possibili e diventano, anzi, il costume al quale dobbiamo abituarci.
Perciò occorre ognor più studiarci di conoscere, amare, rispettare, aiutare gli altri.
Questo è il principio che deve governare la mentalità, la formazione degli uomini di oggi e di domani.
Quanto si è verificato rivela come il Cristianesimo, che è la religione dell'amore e che predica la carità per i fratelli, il rispetto per ogni anima umana, sia la vera religione, e proprio del tempo presente.
Possiede una sua attualità e modernità che noi stessi siamo sempre tenuti a riconoscere e professare.
Preghiamo quindi la Madonna affinché ci renda veramente fedeli alla nostra vocazione cristiana, per essere altrettanto fedeli alla nostra vocazione umana.