18 luglio 1965
Saluteremo oggi, e per loro pregheremo in modo particolare, tutti i forestieri, i turisti, i viaggiatori, i pellegrini presenti, e tutti quelli a cui può giungere questo Nostro saluto: tutti coloro che sono in cerca di riposo e di svago per le ferie estive.
Pensiamo agli studenti in vacanza, alle colonie estive, ai villeggianti, che emigrano dalle loro abitazioni e vanno sui monti, alla campagna, al mare, all'estero, per trovare nuovo contatto con la natura, con altri luoghi e altra gente, fuori dell'ambiente abituale.
E il fenomeno è così grande ormai da costituire un momento caratteristico del costume sociale moderno, e da produrre problemi nuovi anche per la vita religiosa e pastorale.
Augureremo a tutti le "buone vacanze", nel senso che al ristoro fisico corrisponda anche un beneficio spirituale: lo può consentire il tempo libero dalle consuete occupazioni, il quadro della natura che invita a pensare e a pregare, la ricerca di qualche buona esperienza religiosa offerta da luoghi e da amici propizi alla riflessione e alla conversazione.
E chiederemo alla Madonna di vigilare su tutti, e su tutti far discendere le sue celesti materne consolazioni.