12 settembre 1965
Il nostro ritorno a Roma Ci suggerisce di dedicare questa preghiera proprio a Roma.
Non mai come in questo periodo del Concilio, che dopodomani riprende i suoi lavori e le sue riunioni, Roma è cattolica, è ecumenica, è universale.
Sono a Roma tutti i Vescovi del mondo e tutti gli occhi del mondo, anche profano, guardano a Lei.
Noi desideriamo che Roma sia cosciente di questa sua dignità e di questa sua missione spirituale, che si rivolge, come sapete, non solo al bene dei Cattolici, ma altresì al bene di tutti i Cristiani, anzi di tutta l'umanità.
Preghiamo dunque, affinché la universalità religiosa e morale che confluisce a questa Urbe, a questa nostra Città benedetta, sia nobilmente accolta, amata e servita dall'unità che Essa rappresenta e realizza, per la fede, la libertà, la pace di tutti.