21 novembre 1965
Tra le voci del mondo, che dobbiamo ascoltare per obbedire al Concilio, e cioè allo spirito del Vangelo, vi è in questi giorni quella della FAO, dell'organismo internazionale che studia i problemi dell'alimentazione, e che ha a Roma la sua sede e tiene ora la sua assemblea generale.
Che cosa ci dice questa voce?
Ci dice che metà della popolazione mondiale non ha pane sufficiente.
Questo fatto deve produrre nei buoni molti propositi nuovi, che il Concilio sta svegliando: conoscere questi problemi, e uscire dallo stato di indifferenza a loro riguardo, per aiutare chi lavora per portarvi rimedio.
Anche la Chiesa cerca di fare la sua parte, dando nuovo sviluppo alle opere di assistenza e di carità.
E lo fa invocando la Provvidenza, prima d'ogni altra cosa, perché assista chi soffre, e chi cerca di promuovere opere e ordinamenti nuovi per soccorrere "la fame nel mondo", e perché ispiri a chi può nuova carità per i fratelli bisognosi.
A questo primo ricorso alla Provvidenza invitiamo voi tutti con la nostra domenicale preghiera.