6 febbraio 1966
Vi sono tanti avvenimenti che interessano la nostra attenzione e attendono la nostra preghiera.
Ma, senza dimenticarne alcuno, fermeremo la nostra riflessione sull'invito che ci viene dall'inizio della nuova stagione liturgica:
l'invito ad acquistare coscienza sui grandi problemi della vita umana,
sulle vere sorti della nostra esistenza,
sulla teologia dell'uomo:
la sua grandezza,
la sua miseria;
la sua vocazione,
la sua libertà;
la sua responsabilità e
la sua salvezza.
La risposta all'antica domanda: conosci te stesso, ce la dà completa e decisiva soltanto la dottrina della fede.
Chi è l'uomo?
che cosa vale la vita?
quale bisogno fondamentale la governa?
e così via.
Chiediamo luce per questa scienza dell'uomo, e se la otterremo, capiremo il resto: la necessità e la fortuna della redenzione portata da Cristo, alla cui celebrazione pasquale già ci incamminiamo.
Ci sia maestra e guida Maria.