30 ottobre 1966
Eccoci alla festa della regalità di Cristo, che prepara la conclusione dell'anno liturgico.
Essa ci obbliga ad una riflessione, che è sempre di attualità; se vogliamo cioè avere Cristo come principio, come centro, come ispiratore della nostra vita personale e collettiva, come nostro « Re ».
Questo termine « Re » è molto facile ed espressivo; ma è ambiguo; tanto che Cristo stesso dovette notarne il possibile equivoco, e spiegare che il suo regno non è di questo mondo, e non contesta ad alcuna autorità d'ordine temporale i suoi poteri, le sue competenze.
Ma sta il fatto, decisivo per la salvezza umana, che esiste un regno di Dio, un ordine spirituale e morale, il quale fa capo a Cristo, e al quale tutti siamo invitati a partecipare.
Si tratta in pratica di decidere se vogliamo essere cristiani o no.
E a questa decisione positiva, a questa somma responsabilità e a questa grande fortuna dobbiamo dare seria considerazione: ci può aiutare la Madonna, che a questo fine ora invocheremo.