5 marzo 1967
Non possiamo distogliere il Nostro spirito, parlando e pregando con voi, dalle sorti della pace nel mondo.
Le sue cronache sono sempre molto gravi e molto complesse.
Ma piuttosto che fermare lo sguardo sugli avvenimenti, in parte desolanti, e in parte promettenti, di questi giorni, guarderemo a noi stessi, col proposito di conservare nei nostri animi l'idea, il desiderio e la speranza della pace.
Non dobbiamo cedere al fatalismo e al pessimismo, ma sempre dobbiamo confortare in noi stessi la fiducia: negli uomini, sì, anche negli uomini di buona volontà e soprattutto nel Signore.
Noi, che, più d'ogni altro, sperimentiamo i limiti delle possibilità umane, tanto più allarghiamo i confini della confidenza in Dio, che da ogni circostanza, anche avversa, sa trarre conseguenze benefiche per i nostri destini e per l'avvento del suo regno di giustizia e di pace.
Chiediamo perciò oggi al Signore che ci fortifichi nella fiducia; e la Madonna ce la ottenga, buona sempre e forte, fondata specialmente sulla divina Bontà.