21 maggio 1967
Ancora una volta il pensiero che guida questa nostra preghiera festiva è quello del conflitto, che si fa più grave, nell'Estremo Oriente, con quello delle minacce di altri conflitti nel vicino Oriente e dei crescenti pericoli e contrasti d'ogni genere nel mondo.
La pace soffre perfino per le agitazioni che sembrano volerla promuovere.
Gli animi si fanno così più distanti e più ostili.
Noi dovremo tanto di più conservare calmi i nostri, obiettivi e ancora fiduciosi.
La preghiera è sempre una forza nuova, e noi la innalzeremo con serenità e con fiducia.