28 maggio 1967
Anche oggi guardiamo sul mondo con trepidazione; ma l'occhio si rivolge là dove sorge qualche buona umana speranza, cioè dove ancora si cerca di trattare e di risolvere le questioni per via di discorsi ragionevoli e degni di uomini saggi e civili.
Noi dobbiamo assistere con i nostri voti questi tentativi per scongiurare nuovi spaventosi conflitti.
Dobbiamo sostenere col nostro appoggio morale le istituzioni che cercano di rendere pacifici e fraterni i rapporti fra le nazioni; e dobbiamo incoraggiare quanto è possibile il sistema, che solo mette fine, o impedisce l'inizio fatale delle guerre: trattare.
Sembra cosa evidente; ed invece la tragica storia dell'umanità, ancor oggi, dice quanto sia cosa difficile.
Noi pregheremo invece affinché il sistema delle trattative, ragionevoli ed onorevoli, abbia a prevalere su quello delle armi e del sangue.
Che Maria, sede della saggezza, tutti ci assista.
Vogliamo dare un saluto speciale ai giovani del Movimento apostolico dei ciechi, che sappiamo presenti sulla piazza e che provengono da Roma, da Firenze, da Napoli.
Carissimi figli! abbiamo grande comprensione della vostra sorte; vi auguriamo tanto più consolante la luce interiore dell'anima quanto più dolorosa è la mancanza della luce esteriore degli occhi.
Lodiamo e incoraggiamo chi vi assiste e tutti vi benediciamo.