18 giugno 1967
Anche oggi il panorama del mondo è davanti a noi.
Non può essere altrimenti.
Gli uomini, nelle cui mani sono le sorti dei popoli e della convivenza internazionale, s'incontrano, discutono; e ancora la parola « pace » sembra essere al centro dei loro pensieri.
Oh, com'è diventata ambigua e fragile e difficile questa sacra parola, che deve pur definire rapporti umani e civili fra le Nazioni.
Noi dobbiamo ancora tenerla nel cuore e proclamarla questa parola, auspicando che propositi veri di riconciliazione, di perdono, di bontà siano gli unici a darle senso e consistenza.
Sì, bontà; bontà non debole, ma grande; non disgiunta dalla giustizia, ma così sapiente e paziente, da poterla instaurare.
Per noi tale bontà si chiama cristiana, si chiama carità, e viene da Dio: per questo a Lui la chiediamo, pensando ai momenti gravi, ma forse ancora fecondi di speranza, che stiamo attraversando.