10 settembre 1967
Salute a Voi, Figli carissimi, e grazie a voi di codesta presenza al nostro appuntamento settimanale, nel quale Ci piace ravvisare un premuroso interessamento per la Nostra salute.
Vi ringraziamo di cuore e siamo lieti di poterlo fare Noi stessi nonostante il malessere che improvvisamente Ci ha colpiti e che pare potremo presto superare.
E siamo lieti che anche esso Ci offra buona occasione per fare Noi stessi ciò che abbiamo ultimamente raccomandato agli altri di fare in ordine alle sofferenze di questa nostra vita mortale:
accettarle umilmente dalle sempre paterne mani di Dio e
a Lui offrirle in unione a quelle di Cristo Redentore.
Vi saremo grati se a ciò Ci aiuteranno le vostre preghiere.
Ma ciò che più importa non è la salute del Papa, la quale è ben povera cosa; ciò che importa sono i bisogni della Chiesa e del mondo.
La Chiesa è alla vigilia di due importanti avvenimenti:
il Sinodo dei Vescovi e
E poi tant'altre grandi questioni hanno bisogno di ottenere il favore di Dio!
Il mondo: voi stessi vedete come è sempre tesa e drammatica la sua situazione.
Per fortuna molte buone volontà sono in azione: questi frequenti viaggi di Capi di Stato e di uomini responsabili sono certo guidati da nobili intenzioni di pace.
Per questi grandi motivi preghiamo, Figli carissimi; e ci sia propizia la Madre spirituale della Chiesa e la Regina della Pace, Maria Santissima, la benedetta Madre di Gesù Cristo nostro Signore.