8 dicembre 1967
Salutiamo la Madonna, e onoriamo il mistero
della sua innocenza immacolata,
della sua ideale bellezza,
della sua elezione alla divina maternità.
Dobbiamo essere meravigliati e felici di questa eccezionale creatura, che conforta in noi l'immagine della Donna purissima e perfetta; e dobbiamo onorarla come il tipo, l'esempio dell'umanità primigenia, quale Dio aveva pensato e voluto, prima della caduta originale dell'uomo.
Dobbiamo venerarla, invocarla, imitarla.
Maria, pensando che quanto Ella è più alta, tanto a noi è più vicina, perché ogni suo privilegio le fu conferito in vista della nostra redenzione.
Maria ci conservi nella fede e nella pace.
E salutiamo voi tutti qui presenti,
salutiamo da qui Roma Nostra dilettissima, qui rappresentata in modo tanto significativo,
augurando a Roma che sempre resti fedele alle sue tradizioni religiose,
alla sua vocazione cattolica,
e che in questa fedeltà essa trovi la fonte della sua dignità civile e morale,
e della prosperità e della concordia per tutta la sua popolazione.
Salutiamo anche le Autorità religiose e civili qui presenti;
salutiamo l'Ambasciata che dà il nome a questa piazza storica e che ben rappresenta la Spagna presso la Santa Sede, e tutti, auspice Maria Immacolata, di cuore benediciamo.