14 gennaio 1968
Vi invitiamo oggi, nella veste che a Noi compete di Vescovo di Roma, a pregare per la Nostra, per la vostra Diocesi, quella appunto di Roma, a cui voi avete la sorte di appartenere.
Voi sapete che Noi abbiamo accettato la rinuncia all'ufficio di Nostro Vicario Generale del Card. Luigi Traglia, non certo perché gli mancassero la Nostra fiducia e la Nostra stima, meritate per il suo zelante lavoro pastorale, durato oltre trent'anni, prima come Vice Gerente, poi come Nostro Cardinale Vicario;
aveva bisogno e diritto ad ufficio meno faticoso, e lo abbiamo nominato Cancelliere di Santa Romana Chiesa;
ed al suo posto abbiamo chiamato il Cardinale Angelo Dell'Acqua, da Noi molto amato e stimato, che sarà il Cardinale Vicario di Roma, esercitando egli così in Nostro nome e in Nostra vece le funzioni pastorali in questo centro della cattolicità.
Sarà in pratica come il vostro Vescovo.
Egli ha accettato con grande spirito sacerdotale questo gravoso e delicato incarico; e voi certo avete conoscenza del saluto che subito egli ha rivolto a voi, ai Fedeli di Roma, alle Autorità, a quanti sono oggetto della Nostra e della sua carità pastorale in questa amatissima Diocesi romana.
Ebbene esortiamo la vostra coscienza di cittadini e di Fedeli dell'Urbe ad amare la vostra Diocesi,
ad aiutare il ministero pastorale che le è rivolto,
a corrispondere al grande sforzo necessario per conservare degnamente a Roma il suo nome di « capitale e madre » di tutte le Chiese, il suo carattere autenticamente cristiano.
Ognuno deve a quest'opera comunitaria fervorosamente collaborare, cominciando appunto con l'invocare su Roma la protezione della Madonna.