2 giugno 1968
Oggi la nostra preghiera sia per la Chiesa, che festeggia nel giorno di Pentecoste la sua nascita ufficiale, l'animazione del suo primo nucleo gerarchico e comunitario mediante l'infusione dello Spirito Santo.
Il Corpo mistico di Cristo trae da questo fatto misterioso la sua origine vitale.
Comincia oggi la vita interiore della Chiesa, la sua pienezza di grazia, che è presenza, azione, santità, gaudio e pace di Dio nelle singole anime, docili alla fede e guidate dalla carità, e nell'intera comunione ecclesiale.
E comincia la vita esteriore della Chiesa, l'apostolato, la predicazione, la sua effusione sacramentale, l'esercizio delle sue potestà pastorali, la sua missione salvatrice nel mondo.
Nasce la sua virtù profetica, la sua testimonianza di Cristo risorto, il suo coraggio, la sua coscienza che la distingue dal mondo e alla salute del mondo la destina.
Una corrente spirituale percorre da quel giorno l'umanità; un fuoco, una voce, una certezza, una forza d'amore penetra nel mondo; una fratellanza universale, un'unità cattolica, una pace sincera e operosa scaturiscono da quell'avvenimento per la rigenerazione della terra.
E dura ancora e durerà fino alla parusia, al ritorno glorioso di Cristo nella palingenesi della storia nel tempo.
Cerchiamo di capire, fratelli e figli carissimi: è alla Chiesa,
che vive,
che crede,
che prega,
che ama e
che soffre,
che celebra Cristo e in Lui confida, forte, paziente e beata, che si rivolge il nostro entusiastico pensiero.
Che cosa sono mai gli avvenimenti effimeri, travolgenti e poi travolti del mondo al confronto di questo fatto, che da tutti si distingue per una sua umile e invincibile vitalità, e per una sua capacità di tutto comprendere e di tutto redimere?
Cerchiamo di capire la Chiesa, di pregare e di vivere con essa, anche noi animati dal suo spirito, lo Spirito Santo, lo Spirito di Pentecoste.