22 giugno 1969
Voi sapete: abbiamo, in questa mattina di sole, canonizzato, ammessa all'onore e al culto della santità, una donna, una vergine, madre nello spirito di innumerevoli altre vergini, perché fondatrice d'un istituto molto fiorente, le Suore di Nostra Signora di Namur,
tutte consacrate all'unico e sommo amore del regno di Dio e
tutte dedite al servizio del prossimo più povero e bisognoso,
ad un umile, gratuito, perpetuo, affettuoso servizio, quello della istruzione popolare della gioventù femminile,
e poi di altre opere di carattere sociale.
Bisogna rendere omaggio a questo fenomeno evangelico, caratteristico nella Chiesa di Dio, un fenomeno che si estende alle tante e tante famiglie religiose, le quali raccolgono ancora schiere numerose di donne,
privilegiate soltanto nell'amore sconfinato a Cristo e nel sacrificio totale di sé;
donne che tutto danno in silenzio, nome, gioventù, bellezza, ogni sogno, ogni diritto, solo contente di pregare e di servire.
Ci sembra che questo stato singolare di vita eroica e stupenda non sia sempre valutato per quello che è;
un fenomeno di altissima spiritualità, vissuto con forme ascetiche austere e semplici, povere e pure;
e per quello che rappresenta nella società:
un dono prezioso,
un esempio ben raro,
un servizio incomparabile,
un valore morale e spirituale, che onora non solo la Chiesa,
ma il mondo in cui si manifesta, sì, anche il mondo profano e oggi tutto pervaso dalla cupidigia della licenza e del piacere.
L'amore, portato a questo vertice religioso, che suppone una grazia, una vocazione, una generosità totale, è riabilitato da simile espressione assoluta in tutta la sua estensione, anche nel suo livello normale e naturale, quello della famiglia e dell'amicizia,
perché dimostra come in ogni caso l'amore debba e possa essere generato e governato
dallo spirito,
dalla razionalità morale,
dalla personalità umana concepita nella sua integrità,
libera ma padrona di sé, e così felice di darsi e di ricevere.
Rendiamo onore, rispetto, riconoscenza perciò a queste figlie del nostro mondo credente e cristiano, le Suore, le Monache, le Religiose, le consacrate; e oggi preghiamo con loro e per loro la Donna fra tutte eccellente, la Vergine Maria.