21 dicembre 1969
Eccoci ormai a Natale.
Fra i tanti preparativi, guardiamo con compiacenza a quelli che compongono i Presepi: nelle Cappelle, nelle sedi delle istituzioni, dove è onorato il nome cristiano, e specialmente nelle famiglie buone e liete della presenza di bambini e di ragazzi.
Perché il presepio ravviva la memoria del grande avvenimento, la nascita di Gesù, il Salvatore, il Figlio di Dio fatto uomo; e poi perché il presepio rappresenta con candida e ingenua semplicità il quadro di Betlemme; e diventa una scena evangelica, diventa una lezione di spirito cristiano, un messaggio di costume.
Il presepio ci dice come Gesù ha voluto entrare nel mondo:
povero, piccolo, respinto dai cultori dei così detti valori della terra;
è venuto in modo che i Poveri, i Piccoli, i reietti lo potessero avvicinare per primi;
è venuto per farsi uno dei nostri, togliendo ogni distanza, ogni ostacolo, ogni timore;
e dandoci subito un soffio celeste di incomparabile bellezza e di sovrana letizia: gloria a Dio, pace agli uomini.
In questi umili segni, così familiari e così sublimi, vi è già un preludio della vita nuova, un preludio così elementare, che anche i bambini lo capiscono:
ciò che vale è la bontà, è la semplicità, è l'apprezzamento di ogni cosa come dono che viene da Dio, e che a Dio possiamo offrire;
è il sentirci liberi dai pesi della vita complicata e mondana, il sentirci innocenti, il sentirci tutti amici e fratelli.
Ci si riscalda al presepio, come ad un focolare di amore buono e puro, e ci si sente un po' illuminati su tutti i problemi di questa nostra misteriosa avventura, che è la nostra vita nel tempo, sulla terra.
È una bella cosa il presepio, non è vero, figliuoli?
Non è vero, voi uomini, che ci rappresentate il mondo del lavoro?
Sì, è una bella cosa; e per questo benediremo subito, dalla nostra finestra, le vostre statuette del Bambino Gesù, e poi verremo, giù nella Piazza, a benedire il Presepio che costi è stato preparato dai Poligrafici dello Stato.
O Dio,
Padre Santo,
che tanto hai amato gli uomini,
che hai loro inviato il tuo Figlio unigenito,
nato da te prima di tutti i secoli:
Degnati di benedire questi presepi,
che faranno la gioia delle famiglie cristiane.
Queste immagini del mistero dell'Incarnazione,
sostengano la fede dei genitori e degli adulti,
ravvivino la speranza dei fanciulli,
aumentino in tutti la carità.
Te lo chiediamo
per Gesù, tuo Figlio amatissimo,
che ci ha salvati con la sua morte e la sua risurrezione,
e che incessantemente intercede per noi presso di te.
Amen.