19 marzo 1970
S. Giuseppe: protezione da invocare.
La missione, che egli esercitò nel Vangelo, a favore di Maria e di Gesù nel quadro storico dell'Incarnazione, una missione di protezione, di difesa, di custodia, di sostentamento, dobbiamo sperare e implorare che l'umile, grande Santo la voglia continuare a vantaggio della Chiesa, ch'è il corpo mistico di Cristo, è Cristo che vive nella umanità e continua nella storia l'opera della redenzione.
Come nel Vangelo dell'infanzia del Signore, la Chiesa ha bisogno di difesa e di essere conservata alla scuola di Nazareth, povera, laboriosa, ma viva e sempre cosciente e valida per la sua vocazione messianica.
Ha bisogno di protezione per essere incolume e per operare nel mondo; e oggi ben si vede quanto grande sia questo bisogno; perciò invocheremo il patrocinio di San Giuseppe per la Chiesa tribolata, minacciata, sospettata, rifiutata.
Ma non ci basti invocare: dobbiamo imitare.
E che Cristo abbia voluto essere protetto da un semplice artigiano, nell'umile nido della vita familiare ci insegna che ognuno lo può Cristo così proteggere nel regno delle pareti domestiche e nel mondo del lavoro; e ci persuade che tutti lo dobbiamo, per il fatto che tutti possiamo professare, cioè difendere ed affermare il nome cristiano nella nostra casa e nell'esercizio del nostro lavoro.
La missione di San Giuseppe diventa la nostra: custodire e fare crescere Cristo in noi e d'intorno a noi.
Siamo così logicamente portati ad un pensiero particolare, ma per Noi tanto caro e importante: quello delle ACLI, cioè delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani. o di altri Paesi: le vogliamo raccomandare tutte al loro Santo Protettore, affinché le sostenga e le benedica, e le renda sempre valide e fedeli nell'annuncio vissuto del nome di Cristo nell'ambito della famiglia e nel mondo del lavoro.
La Madonna è certamente con noi.