19 dicembre 1971
Vogliamo oggi anticiparvi i Nostri auguri per l'imminente Natale.
Riserveremo quel beato giorno al mistero religioso suo proprio; dedichiamo questa domenica vigiliare all'irradiazione umana, che lo circonda, cioè ai voti, alle speranze di bene, che anche Noi deriviamo dal Natale per tutti coloro che ci sono cari e presenti nel cuore, per quelli specialmente che il Nostro ministero rende a Noi figli, fratelli ed amici.
E allora il Nostro primo augurio è per voi, Romani, componenti questa comunità diocesana, che come vostro Vescovo, in virtù della successione all'apostolo Pietro, Noi dobbiamo amare, stimare, servire, ammaestrare, cristianizzare con tutto l'impegno di cui siamo capaci.
Vi sappiamo cittadini eredi di una grande tradizione storica, sapiente, civile; e vorremmo che ne foste sempre coscienti per sentirvi obbligati alla professione delle virtù virili di concordia, di libertà, di fortezza, di universalità del nome romano, e non dimentichi mai della vocazione storica, cristiana e cattolica, di cui esso è stato certamente segreto e provvidenziale preludio.
Sappiamo che l'Urbe è presa da tanti problemi politici, sociali, amministrativi, culturali; e Noi desideriamo nel Signore che voi, cittadini tutti, siate validi a risolverli modernamente, per il bene dell'intero Popolo romano, con particolare cura ai bisogni delle categorie di concittadini più bisognose di lavoro, di abitazioni, di scuole, di domestico benessere.
E Noi siamo sicuri che voi Parroci, venerati e carissimi, voi tutti Sacerdoti e Religiosi e Religiose, voi fedeli ed attivi cattolici romani, sempre zelanti ed esemplari saprete cooperare anche a questi scopi umani e saprete dare nel servizio al bene comune la migliore testimonianza del Vangelo, che il Natale ci invita a celebrare con fede vivente.
È il Nostro augurio per voi, figli dilettissimi.
Poi questo augurio natalizio si allarga su tutta la Chiesa, voi potete ben immaginare con quale intensità di sentimenti, su tutto il mondo, a cui desideriamo prosperità, solidarietà, pace e giustizia.
Quanti, quanti sono gli auguri del Papa.
Un Nostro pensiero speciale si rivolge ai Fratelli cristiani, che celebrano pur essi il Natale di Gesù Salvatore, ma tuttora purtroppo non in perfetta comunione con la nostra Chiesa una e cattolica; li salutiamo con riverenza e con dilezione; e gustiamo di saperci insieme intorno alla culla di Cristo, venuto al mondo per la comune salvezza.
Per ogni persona cara ed amica, ogni persona che cerca e che soffre, che lavora e che spera è il Nostro augurio natalizio.
Per tutti valga ora la Nostra invocazione alla Madre di Cristo.