1 gennaio 1972
Figli carissimi!
Ricevete il nostro augurio di buon anno!
Quanto di meglio abbiamo nel cuore oggi vuol essere in questo augurio!
Buon anno per voi, per le vostre Famiglie, per i vostri cari; e per tutto quanto desideriamo sia benedetto da Dio nel tempo che la sua Provvidenza ci vorrà concedere per questa vita:
la nostra salute corporale, e spirituale specialmente,
il nostro lavoro,
la nostra società,
il mondo in cui ci troviamo, che tante cose nuove, grandi e belle ci offre,
ma che ci lascia sempre addolorati e trepidanti
per i conflitti che affliggono ancor oggi nazioni intere,
e che altri ne minacciano di dimensioni anche più gravi e tremende,
onflitti politici,
conflitti sociali,
conflitti militari,
conflitti ideologici, economici e culturali …
Ecco allora che, spingendo lo sguardo nel futuro, un augurio si fa più cordiale e più importante per tutti; ed è l'augurio della Pace, questo bene superiore e complessivo per tutta l'umanità, per tutta la civiltà.
Voi sapete che oggi appunto si celebra nella terra degli uomini e nella Chiesa di Dio la Giornata della Pace.
Noi vi abbiamo dato impulso e adesione; e invitiamo anche voi a condividere questa celebrazione col cuore e con la preghiera.
La Pace deve diventare un sentimento, un proposito, un modo di pensare e di vivere per tutta l'umanità; e ciò per dovere primario e per interesse supremo.
Noi abbiamo poco fa celebrato questa Giornata della Pace alla periferia di Roma nella Cappella della "Città dei Ragazzi", dove tutto sembra cantare la Pace; e abbiamo spiegato questa volta come la Pace bisogna cercarla nella sua radice, nella condizione che la rende possibile e sincera, cioè nella Giustizia.
Bisogna fondare la Pace su la Giustizia, se vogliamo che sia vera e stabile e benefica:
chi cerca la Pace su altre basi: la potenza, la violenza, la ricchezza, la soppressione dei diritti civili, o l'oppressione delle legittime libertà, tra cui deve primeggiare quella religiosa, non costruisce una Pace umana ed autentica;
come chi credesse che la Giustizia consistesse nella sola rivendicazione dei diritti propri, senza riguardo a quelli altrui ed ai doveri comuni, non raggiungerebbe questo felice binomio della Pace e della Giustizia.
Giustizia e Pace è formula profetica e messianica, in cui si realizza la nostra salvezza: dobbiamo perciò auspicarla con tutte le forze e chiederla a Cristo con grande fiducia.
La nuova Liturgia fissa oggi la festa della maternità benedetta di Maria, la regina della Pace, la Madre di Cristo, "nostra Pace": chiediamo a Lei un anno di Giustizia e di Pace.