19 marzo 1972
Oggi abbiamo una preghiera da farvi: salvate l'Università Cattolica.
Negli anni scorsi, in occasione della Giornata, che le è dedicata, facendo nostra la causa di questa istituzione, dicevamo anche noi con quanti la promuovono: aiutate l'Università Cattolica, oggi diciamo: salvatela.
Perché la sua esistenza è in pericolo.
Le esigenze per la vita d'una vera e moderna Università libera sono tali che richiedono mezzi d'ogni genere, ma ora specialmente finanziari, la cui misura eccede ogni ordinaria amministrazione.
Succede presso a poco così anche in altri Paesi.
Per superare la crisi presente occorre uno sforzo straordinario.
D'altronde questo faro della cultura cattolica in Italia non deve spegnersi.
Quanto si è faticato per accenderlo!
La storia più che cinquantenaria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore è stata scritta da personalità così buone, così nobili e grandi, e con tanti sacrifici e con tali benefici risultati per il pensiero e per la vita della Nazione e della Chiesa, che non deve ora esaurirsi in una languida sopravvivenza, o in una impotente rinuncia alla missione che le è propria, e che, possiamo dire, è stata intuita e sostenuta generosamente da tutto un Popolo in via di risveglio e di progresso.
L'Università Cattolica è necessaria,
affinché i tesori della tradizione umanistica, intellettuale, scientifica e pedagogica cattolica non restino sepolti in un inammissibile letargo, ma possano dimostrare ancora oggi la loro inesauribile vitalità;
possano favorire quella sintesi fra il pensiero cristiano e quello profano, sulla quale sintesi si fonda la nostra civiltà;
e possano contribuire all'incremento della cultura moderna, la quale costituisce uno dei massimi doveri del nostro tempo.
La Chiesa è sempre stata grande suscitatrice di scuole, da quelle primarie e popolari a quelle superiori per i servizi specializzati e professionali d'una società evoluta e complessa, e per la ricerca e l'affermazione delle più larghe, più vere, più umane concezioni della vita; la Chiesa è stata ed è maestra allo stesso tempo di scienza e di sapienza.
Essa ha, per via divina, l'intelligenza dei primi principi e degli ultimi fini del sapere.
E lasciando, anzi imponendo allo studio razionale il suo libero e rigoroso esercizio, la Chiesa offre alla scuola universitaria una dignità e un'autorità che davvero le confermano il diritto d'insignirsi ancor oggi del titolo di « Alma Mater ».
A questo livello ideale è giunta l'Università Cattolica.
Dovrebbe ora cedere alle enormi difficoltà contingenti che sbarrano il suo ascensionale cammino?
A voi lo chiediamo: a tutti i Cattolici Italiani, ed a quanti comprendono il valore e la funzione di questa magnifica ma esigentissima istituzione.
Sia oggi per le sue migliori fortune la nostra invocazione a Maria, sedes Sapientiae.