16 luglio 1972
Questo nostro saluto festivo non interrompe, ma interpreta le nostre cosiddette vacanze, cioè il periodo del nostro soggiorno a Castelgandolfo, periodo che sospende, sì, per queste prime due settimane il ritmo delle consuete occupazioni, e che poi ci concede per questi mesi estivi il respiro e il silenzio della campagna, ma che vorrebbe rinfrancare non solo le forze fisiche, ma, per noi specialmente, quelle spirituali.
Ora, è per noi conforto spirituale questo breve incontro con voi, come lo sarà, a Dio piacendo, quello delle Udienze Generali, sempre più varie ed affollate, del mercoledì.
Che cosa infatti può essere più gradito e consolante per noi che il sentire a noi vicina, intorno a noi la Chiesa, la nostra grande famiglia di Cristo, da voi in questo momento rappresentata?
Grazie pertanto della vostra visita, che ci insegue fedelmente in questo rifugio ( Cfr. Mc 6,31-33 ), e che alimenta di tanti pensieri la nostra tranquilla meditazione di questi giorni.
Noi ne profittiamo per ripetere anche a voi una nostra non nuova raccomandazione: se anche voi avete la fortuna di qualche riposo fisico e di qualche ora disponibile per i vostri personali pensieri, non tralasciate di alimentarli di un po' di riflessione, diciamo così, filosofica, o meglio spirituale:
come va la mia vita?
compio bene il mio dovere?
non potrei fare qualcosa di bene in più?
riesco a conservare l'equilibrio fra l'impegno, spesso assillante, della vita esteriore, e la mia libertà interiore di studio, di meditazione, di preghiera?
Noi vediamo con molto compiacimento che tanti dedicano proprio qualche giorno, o almeno qualche momento delle loro vacanze, al raccoglimento, al restauro delle idee e dei propositi, che danno significato e valore alla vita, alle conversazioni tonificanti e serene con gli amici veri e buoni.
Questa è una abitudine molto bella e salutare specialmente per noi moderni; ne auspichiamo la diffusione.
Come pure noi osiamo fare un'altra raccomandazione: se ne avete il tempo, leggete qualche buon libro.
Non accontentatevi di libri gialli o di « best sellers », spesso di assai dubbio valore morale, umano e letterario.
Peggio: di rotocalchi mondani, o peggio ancora di riviste indegne, che ora invadono ed infettano ogni luogo.
Scegliete qualche bella e buona pagina di gradevole lettura, o di facile studio.
Nutrite lo spirito di pensieri limpidi ed alti!
Buone vacanze, dunque, anche a voi, con la nostra Benedizione.