8 aprile 1990
Carissimi giovani.
È ancora vivo in tutti noi il ricordo del grande raduno a Santiago de Compostela dell'estate scorsa e, mentre oggi in tutte le diocesi del mondo si celebra la quinta Giornata Mondiale della gioventù, i nostri occhi guardano già alla prossima tappa di questo spirituale pellegrinaggio verso il terzo millennio.
Invito, pertanto, voi, giovani di tutti i continenti, a ritrovarci insieme, nell'agosto 1991, presso il santuario della Madonna di Czestochowa, che da più di 600 anni costituisce il cuore della storia del popolo polacco, per celebrare insieme la VI Giornata Mondiale della gioventù.
Il tema, per tale incontro, sarà costituito dalle parole di san Paolo ai Romani ( Rm 8,15 ): "Avete ricevuto uno spirito da figli".
Nell'epoca che stiamo vivendo, segnata da profondi rivolgimenti sociali, questo spirito da figli di Dio costituisce il vero elemento propulsore della storia dei popoli e della vita delle persone: esso svela infatti le radici profonde della dignità dell'uomo e la grandezza della sua vocazione.
Ci insegni Maria a vivere da veri figli di Dio Padre!
Al concludersi di questa solenne cerimonia, desidero rivolgere a tutti i giovani di lingua italiana, soprattutto a quelli della mia diocesi di Roma, un saluto particolarmente affettuoso.
Cari giovani, vi ringrazio per la vostra partecipazione, qui in piazza San Pietro, alla V Giornata Mondiale della Gioventù e vi esprimo il mio apprezzamento per la vostra calorosa testimonianza di fede.
Vi dico: siate uniti al Cristo come i tralci alla vite.
Solo così porterete frutti abbondanti per la dilatazione del regno di Dio e per l'edificazione di un mondo nuovo.
A tutti dico: portate vivo nei vostri cuori il mistero pasquale di Cristo crocifisso e Risorto, Cristo il nostro Cammino, la nostra Verità la nostra Vita.