Baku 2 ottobre 2016
Cari fratelli e sorelle, in questa Celebrazione eucaristica ho reso grazie a Dio con voi, ma anche per voi: qui la fede, dopo gli anni della persecuzione, ha compiuto meraviglie.
Vorrei ricordare i tanti cristiani coraggiosi, che hanno avuto fiducia nel Signore e sono stati fedeli nelle avversità.
Come fece san Giovanni Paolo II, a voi tutti rivolgo le parole dell'Apostolo Pietro: « onore a voi che credete! » ( 1 Pt 2,7; Omelia, Baku, 23 maggio 2002 ).
Il nostro pensiero va ora alla Vergine Maria, venerata in questo Paese non solo dai cristiani.
A Lei ci rivolgiamo con le parole con le quali l'Angelo Gabriele Le recò il lieto annuncio della salvezza, preparata da Dio per l'umanità.
Nella luce che risplende dal volto materno di Maria, rivolgo un cordiale saluto a voi, cari fedeli dell'Azerbaigian, incoraggiando ciascuno a testimoniare con gioia la fede, la speranza e la carità, uniti fra di voi e con i vostri Pastori.
Saluto e ringrazio in modo particolare la famiglia salesiana, che si prende tanto cura di voi e promuove diverse opere di bene, e le Suore Missionarie della Carità: proseguite con entusiasmo la vostra opera al servizio di tutti!
Affidiamo questi voti all'intercessione della Santissima Madre di Dio e invochiamo la sua protezione per le vostre famiglie, per i malati e gli anziani, per quanti soffrono nel corpo e nello spirito.