Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
66 La dottrina sociale è parte integrante del ministero di evangelizzazione della Chiesa.
Tutto ciò che riguarda la comunità degli uomini - situazioni e problemi relativi alla giustizia, alla liberazione, allo sviluppo, alle relazioni tra i popoli, alla pace - non è estraneo all'evangelizzazione e questa non sarebbe completa se non tenesse conto del reciproco appello che si fanno continuamente il Vangelo e la vita concreta, personale e sociale dell'uomo.85
Tra evangelizzazione e promozione umana ci sono legami profondi: « Legami di ordine antropologico, perché l'uomo da evangelizzare non è un essere astratto, ma è condizionato dalle questioni sociali ed economiche.
Legami di ordine teologico, poiché non si può dissociare il piano della creazione da quello della Redenzione che arriva fino alle situazioni molto concrete dell'ingiustizia da combattere, e della giustizia da restaurare.
Legami dell'ordine eminentemente evangelico, quale è quello della carità: come infatti proclamare il comandamento nuovo senza promuovere nella giustizia e nella pace la vera, l'autentica crescita dell'uomo? ».86
67 La dottrina sociale « ha di per sé il valore di uno strumento di evangelizzazione »87 e si sviluppa nell'incontro sempre rinnovato tra il messaggio evangelico e la storia umana.
Così compresa, tale dottrina è via peculiare per l'esercizio del ministero della Parola e della funzione profetica della Chiesa:88 « per la Chiesa insegnare e diffondere la dottrina sociale appartiene alla sua missione evangelizzatrice e fa parte essenziale del messaggio cristiano, perché tale dottrina ne propone le dirette conseguenze nella vita della società ed inquadra il lavoro quotidiano e le lotte per la giustizia nella testimonianza a Cristo Salvatore ».89
Non siamo in presenza di un interesse o di un'azione marginale, che si aggiunge alla missione della Chiesa, ma al cuore stesso della sua ministerialità: con la dottrina sociale la Chiesa « annuncia Dio e il mistero di salvezza in Cristo ad ogni uomo e, per la medesima ragione, rivela l'uomo a se stesso ».90
È, questo, un ministero che procede non solo dall'annuncio, ma anche dalla testimonianza.
68 La Chiesa non si fa carico della vita in società sotto ogni aspetto, ma con la competenza sua propria, che è quella dell'annuncio di Cristo Redentore:91 « La missione propria che Cristo ha affidato alla sua Chiesa non è d'ordine politico, economico o sociale: il fine che le ha prefisso è di ordine religioso.
Eppure proprio da questa missione religiosa derivano un compito, una luce e delle forze che possono servire a costruire e a consolidare la comunità degli uomini secondo la Legge divina ».92
Questo vuol dire che la Chiesa, con la sua dottrina sociale, non entra in questioni tecniche e non istituisce ne propone sistemi o modelli di organizzazione sociale:93 ciò non attiene alla missione che Cristo le ha affidato.
La Chiesa ha la competenza attinta al Vangelo: al messaggio di liberazione dell'uomo annunciato e testimoniato dal Figlio di Dio fatto uomo.
Indice |
85 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 29 |
86 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 31 |
87 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 54 |
88 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41 |
89 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 5 |
90 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 54 |
91 | Cat. Chiesa Cat. 2420 |
92 | Gaudium et Spes 42 |
93 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 41 |