Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
433 La centralità della persona umana e la naturale attitudine delle persone e dei popoli a stringere relazioni tra loro sono gli elementi fondamentali per costruire una vera Comunità internazionale, la cui organizzazione deve tendere all'effettivo bene comune universale.880
Nonostante sia ampiamente diffusa l'aspirazione verso un'autentica comunità internazionale, l'unità della famiglia umana non trova ancora realizzazione, perché ostacolata da ideologie materialistiche e nazionalistiche che negano i valori di cui è portatrice la persona considerata integralmente, in tutte le sue dimensioni, materiale e spirituale, individuale e comunitaria.
In particolare, è moralmente inaccettabile ogni teoria o comportamento improntati al razzismo e alla discriminazione razziale.881
La convivenza tra le Nazioni è fondata sui medesimi valori che devono orientare quella tra gli esseri umani: la verità, la giustizia, la solidarietà e la libertà.882
L'insegnamento della Chiesa, sul piano dei principi costitutivi della Comunità internazionale, chiede che le relazioni tra i popoli e le comunità politiche trovino la loro giusta regolazione nella ragione, nell'equità, nel diritto, nella trattativa, mentre esclude il ricorso alla violenza e alla guerra, a forme di discriminazione, di intimidazione e di inganno.883
434 Il diritto si pone come strumento di garanzia dell'ordine internazionale,884 ovvero della convivenza tra comunità politiche che singolarmente perseguono il bene comune dei propri cittadini e che collettivamente devono tendere a quello di tutti i popoli,885 nella convinzione che il bene comune di una Nazione è inseparabile dal bene dell'intera famiglia umana.886
Quella internazionale è una comunità giuridica fondata sulla sovranità di ogni Stato membro, senza vincoli di subordinazione che ne neghino o ne limitino l'indipendenza.887
Concepire in questo modo la comunità internazionale non significa affatto relativizzare e vanificare le differenti e peculiari caratteristiche di ogni popolo, ma favorirne l'espressione888
La valorizzazione delle differenti identità aiuta a superare le varie forme di divisione che tendono a separare i popoli e a farli portatori di un egoismo dagli effetti destabilizzanti.
435 Il Magistero riconosce l'importanza della sovranità nazionale, concepita anzitutto come espressione della libertà che deve regolare i rapporti tra gli Stati.889
La sovranità rappresenta la soggettività890 di una Nazione sotto il profilo politico, economico, sociale e anche culturale.
La dimensione culturale acquista uno spessore particolare come punto di forza per la resistenza agli atti di aggressione o alle forme di dominio che condizionano la libertà di un Paese: la cultura costituisce la garanzia di conservazione dell'identità di un popolo, esprime e promuove la sua sovranità spirituale891
La sovranità nazionale non è però un assoluto.
Le Nazioni possono rinunciare liberamente all'esercizio di alcuni loro diritti in vista di un obiettivo comune, nella consapevolezza di formare una « famiglia »,892 dove devono regnare reciproca fiducia, sostegno vicendevole e mutuo rispetto.
In tale prospettiva, merita attenta considerazione la mancanza di un accordo internazionale che affronti in modo adeguato « i diritti delle Nazioni »,893 la cui preparazione potrebbe affrontare opportunamente le questioni relative alla giustizia e alla libertà nel mondo contemporaneo.
Indice |
880 | Cat. Chiesa Cat. 1911 |
881 | Nostra Aetate 5; Giovanni XXIII, Pacem in terris; Paolo VI, Populorum progressio 63; Paolo VI, Octogesima adveniens 16; Pontificio Consigli della Giustizia e della Pace, L'Ègliseface au racisme. Contribution du Saint-Siège a la Conférence mondiale centre le Racisme, la Discrimination radale, la Xénophobie et l'Intolérance qui y est associée, Tipografia Vaticana, Città del Vaticano 2001 |
882 | Giovanni XXIII, Pacem in terris |
883 | Paolo VI, Discorso alle Nazioni Unite, 2 ( 4 ottobre 1965 ) |
884 | Pio XII, Lett. enc. Summi Pontifìcatus |
885 | Giovanni XXIII,
Pacem in terris; Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 52 |
886 | Giovanni XXIII, Pacem in terris |
887 | Pio XII, Allocuzione natalizia (
24 dicembre 1939 ); Pio XII, Discorso ai Giuristi Cattolici sulle Comunità di Stati e di popoli ( 6 dicembre 1953 ); Giovanni XXIII, Pacem in terris |
888 | Giovanni Paolo II, Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la celebrazione del 50° di fondazione, 9-10 ( 5 ottobre 1995 ) |
889 | Giovanni XXIII,
Pacem in terris; Giovanni Paolo II, Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la celebrazione del 50° di fondazione, 15 ( 5 ottobre 1995 ) |
890 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 15 |
891 | Giovanni Paolo II, Discorso all'UNESCO, 14 ( 2 giugno 1980 ) |
892 | Giovanni Paolo II, Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la celebrazione del 50° di fondazione, 14 ( 5 ottobre 1995 ); anche Giovanni Paolo II, Discorso al Corpo Diplomatico, 8 ( 13 gennaio 2001 ) |
893 | Giovanni Paolo II, Discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per la celebrazione del 50° di fondazione, 6 ( 5 ottobre 1995 ) |