Compendio Dottrina sociale della Chiesa |
524 Il riferimento essenziale alla dottrina sociale decide della natura, dell'impostazione, dell'articolazione e degli sviluppi della pastorale sociale.
Essa è espressione del ministero di evangelizzazione sociale, teso a illuminare, stimolare e assistere l'integrale promozione dell'uomo mediante la prassi della liberazione cristiana, nella sua prospettiva terrena e trascendente.
La Chiesa vive ed opera nella storia, interagendo con la società e la cultura del proprio tempo, per adempiere la sua missione di comunicare a tutti gli uomini la novità dell'annuncio cristiano, nella concretezza delle loro difficoltà, lotte e sfide, così che la fede li illumini a comprenderle nella verità che « aprirsi all'amore di Cristo è la vera liberazione ».1114
La pastorale sociale è l'espressione viva e concreta di una Chiesa pienamente consapevole della propria missione evangelizzatrice delle realtà sociali, economiche, culturali e politiche del mondo.
525 Il messaggio sociale del Vangelo deve orientare la Chiesa a svolgere un duplice compito pastorale: aiutare gli uomini a scoprire la verità e a scegliere la via da seguire; incoraggiare l'impegno dei cristiani a testimoniare, con sollecitudine di servizio, il Vangelo in campo sociale: « Oggi più che mai la parola di Dio non potrà essere annunciata e ascoltata se ad essa non si accompagna la testimonianza della potenza dello Spirito Santo che opera nell'azione dei cristiani posta al servizio dei fratelli, proprio su quei punti dove sono in gioco la loro esistenza e il loro avvenire ».1115
Il bisogno di una nuova evangelizzazione fa comprendere alla Chiesa « che il suo messaggio sociale troverà credibilità nella testimonianza delle opere, prima che nella sua coerenza e logica interna ».1116
526 La dottrina sociale detta i criteri fondamentali dell'azione pastorale in campo sociale: annunciare il Vangelo; confrontare il messaggio evangelico con le realtà sociali; progettare azioni finalizzate a rinnovare tali realtà, conformandole alle esigenze della morale cristiana.
Una nuova evangelizzazione del sociale richiede innanzi tutto l'annuncio del Vangelo: Dio in Gesù Cristo salva ogni uomo e tutto l'uomo.
Tale annuncio rivela l'uomo a se stesso e deve diventare principio di interpretazione delle realtà sociali.
Nell'annuncio del Vangelo, la dimensione sociale è essenziale e ineludibile, pur non essendo l'unica.
Essa deve mostrare l'inesauribile fecondità della salvezza cristiana, anche se una conformazione perfetta e definitiva delle realtà sociali al Vangelo non potrà attuarsi nella storia: nessun risultato, anche il più riuscito, può sfuggire ai limiti della libertà umana e alla tensione escatologica di ogni realtà creata.1117
527 L'azione pastorale della Chiesa in ambito sociale deve testimoniare anzitutto la verità sull'uomo.
L'antropologia cristiana permette un discernimento dei problemi sociali, per i quali non si può trovare buona soluzione se non si tutela il carattere trascendente della persona umana, pienamente rivelato nella fede.1118
L'azione sociale dei cristiani deve ispirarsi al principio fondamentale della centralità dell'uomo.1119
Dall'esigenza di promuovere l'integrale identità dell'uomo scaturisce la proposta di quei grandi valori che presiedono ad una convivenza ordinata e feconda: verità, giustizia, amore, libertà.1120
La pastorale sociale si adopera affinché il rinnovamento della vita pubblica sia legato ad un effettivo rispetto di tali valori.
In tal modo, la Chiesa, mediante la sua multiforme testimonianza evangelica, mira a promuovere la coscienza del bene di tutti e di ciascuno come risorsa inesauribile per lo sviluppo dell'intera vita sociale.
Indice |
1114 | Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 11 |
1115 | Paolo VI, Octogesima adveniens 51 |
1116 | Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 57 |
1117 | Giovanni Paolo II, Sollicitudo Rei Socialis 48 |
1118 | Gaudium et Spes 76 |
1119 | Giovanni XXIII,
Mater et Magistra; Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 54 |
1120 | Giovanni XXIII, Pacem in terris |