Santo Domingo |
243 L'azione di Dio, attraverso il suo Spirito, opera permanentemente all'interno di tutte le culture.
Nella pienezza dei tempi, Dio ha inviato il suo Figlio Gesù Cristo, che ha assunto le condizioni sociali e culturali di ogni uomo e si è fatto veramente uno di noi, in tutto simile a noi fuorché nel peccato. ( Eb 4,15 )226
- L'analogia tra l'incarnazione e la presenza cristiana nel contesto socioculturale e storico dei popoli ci porta al fondamento teologico dell'inculturazione.
Tale inculturazione è un processo condotto a partire dal Vangelo fin dentro ciascun popolo e ciascuna comunità, con la mediazione del linguaggio e di simboli comprensibili e opportuni a giudizio della Chiesa.
- Tra le mete dell'evangelizzazione inculturata vi sarà sempre la salvezza e la liberazione integrale di un determinato popolo o gruppo umano, che ne rafforzi la identità e ne rispetti il futuro, contrapponendosi ai poteri della morte.
Assumendo la prospettiva di Gesù Cristo incarnato, che ha salvato l'uomo a partire dalla debolezza, dalla povertà e dalla croce redentrice, la Chiesa difende gli autentici valori culturali di tutti i popoli, specialmente degli oppressi, indifesi ed emarginati, di fronte alla forza travolgente delle strutture di peccato che si manifestano nella società moderna.
244 L'America Latina e i Caraibi rappresentano un continente multietnico e pluriculturale.
Vi convivono, in termini generali, popolazioni aborigene, afroamericane, meticce e discendenti di europei e di asiatici, ognuna con la sua specifica cultura che la pone nella rispettiva identità sociale, secondo la visione del mondo di ciascun popolo, ma che cercano la propria unità a partire dall'identità cattolica.
245 Le popolazioni indigene di oggi coltivano valori umani di grande significato e, come dice Giovanni Paolo II, hanno la convinzione che il male si identifica con la morte e il bene con la vita.
Questi valori e convinzioni sono il frutto « dei "semi del Verbo" ( che ) erano già presenti e illuminavano i cuori dei vostri antenati affinché potessero scorgere l'impronta del Dio creatore in ognuna delle sue creature: il sole, la luna, la madre terra… ».227
La Chiesa, incontrando questi popoli nativi, ha cercato fin dall'inizio di accompagnarli nella lotta per la loro stessa sopravvivenza, insegnando loro il cammino di Cristo Salvatore, a partire dall'ingiusta situazione di popoli vinti, invasi e trattati come schiavi.
Nella prima evangelizzazione, insieme a enormi sofferenze, ci furono grandi successi e intuizioni pastorali valide, i cui frutti perdurano fino ai nostri giorni.
246 Le culture afroamericane, presenti in America Latina e nei Caraibi, sono segnate da una costante resistenza alla schiavitù.
Questi popoli, che sono milioni di persone, hanno anche nelle loro culture valori umani che esprimono la presenza del Dio creatore.
È certo che in quattro secoli diversi milioni di africani neri sono stati trasportati come schiavi, violentemente sradicati dalle loro terre, separati dalle loro famiglie e venduti come mercanzia.
La schiavitù dei neri e le stragi degli indios sono stati il maggior peccato dell'espansione coloniale dell'occidente.
Disgraziatamente, per quanto riguarda la schiavitù, il razzismo e la discriminazione, vi furono battezzati che non furono estranei a questa situazione.
247 Come ha indicato con forza il Documento di Puebla, nei popoli frutto del meticciato razziale si è sviluppata una particolare cultura meticcia, in cui è molto presente la religiosità popolare, come forma inculturata del cattolicesimo.228
Coesistono, tuttavia, l'inadempienza dei doveri cristiani a fianco di ammirevoli esempi di vita cristiana e un'ignoranza della dottrina a fianco di esperienze di fede radicate nei principi del Vangelo.229
Nelle espressioni culturali e religiose dei contadini e delle popolazioni suburbane si riconosce gran parte del patrimonio cristiano del continente e una fede radicata nei valori del regno di Dio.
Evangelizzazione inculturata
248 Dopo aver chiesto perdono, in unione col Papa, ai nostri fratelli indigeni e afroamericani davanti all'infinita santità di Dio per tutto ciò che è stato segnato dal peccato, dall'ingiustizia e dalla violenza,230 vogliamo portare avanti un'evangelizzazione inculturata:
1. Verso i nostri fratelli indigeni:
- Offrire il Vangelo di Gesù con la testimonianza di un atteggiamento umile, comprensivo e profetico, valorizzando la loro parola attraverso un dialogo rispettoso, franco e fraterno, e sforzandoci anche di conoscere le loro lingue.
- Crescere nella conoscenza critica delle loro culture per apprezzarle alla luce del Vangelo.
- Promuovere un'inculturazione della liturgia accogliendo con stima i loro simboli, riti ed espressioni religiose compatibili con il chiaro senso della fede, conservando il valore dei simboli universali e in armonia con la disciplina generale della Chiesa.
- Accompagnare la loro riflessione teologica, rispettando le loro formulazioni culturali che li aiutano a rendere conto della loro fede e speranza.
- Crescere nella conoscenza della loro visione del mondo, che vede nella globalità di Dio, dell'uomo e del mondo un'unità di cui sono intrise tutte le relazioni umane, spirituali e trascendenti.
- Promuovere tra i popoli indigeni i loro valori culturali autoctoni tramite un'inculturazione della Chiesa che sfoci in una più ampia realizzazione del Regno.
2. Verso i nostri fratelli afroamericani:
Coscienti del problema dell'emarginazione e del razzismo che pesa sulla popolazione nera, la Chiesa, nella sua missione evangelizzatrice, vuole condividere le loro sofferenze e accompagnarli nelle loro legittime aspirazioni alla ricerca di una vita più giusta e degna per tutti.231
- Perciò, la Chiesa in America Latina e nei Caraibi vuole appoggiare i popoli afroamericani nella difesa della loro identità e nel riconoscimento dei loro specifici valori; come anche aiutarli a mantenere vivi i loro usi e costumi compatibili con la dottrina cristiana232.
- Allo stesso modo, ci impegniamo a dedicare speciale attenzione alla causa delle comunità afroamericane in campo pastorale, favorendo la manifestazione delle espressioni religiose proprie delle loro culture.233
3. Sviluppare la coscienza del meticciato, non solo razziale ma anche culturale, che caratterizza porzioni maggioritarie di molti dei nostri popoli, in quanto legato all'inculturazione del Vangelo.
Indice |
226 | Gaudium et Spes 22 |
227 | Messaggio agli indigeni, n. 2 |
228 | Puebla 409-415, 427s, 457-469 |
229 | Puebla 454-456 |
230 | Udienza generale, mercoledì 21.10.1992 |
231 | Messaggio agli afroamericani, n. 5 |
232 | Messaggio agli afroamericani, n. 4 |
233 | Messaggio agli afroamericani, n. 4 |