Santo Domingo |
593 La Chiesa deve porre attenzione a queste realtà colme della presenza di Dio che interpella.
In esse Egli ci manifesta le sue intenzioni di salvezza, contenute nelle profonde aspettative degli uomini e delle donne del continente.
Assumendo i ritmi che lo Spirito traccia per la nostra storia, potremo proclamare una parola sempre opportuna e chiarificatrice e ci lasceremo educare dal Dio la cui Parola è sempre storica.
594 Queste culture ci sfidano a rivalutarle come interlocutrici e destinatarie del Vangelo, che cerca di mettervi radici per purificarle e portarle alla loro pienezza.
595 La dottrina sociale della Chiesa è una sfida che esige da noi, da una parte, di prendere seriamente in considerazione la dimensione sociale costitutiva della fede; dall'altra, offre a tutti noi la possibilità di diventare agenti di cambiamento, ispirandoci ai valori centrali del Vangelo sempre rivestito della necessaria proiezione sociale.
596 La loro presenza e progresso nel proselitismo devono mettere profondamente in discussione i nostri attuali modelli di pastorale e spingerci a superare posizioni di semplice allarme, di angoscia inerte o di impotenza davanti al loro incalzare.
La prossimità della fine del millennio potrebbe far risorgere antichi atteggiamenti apocalittici, propugnati da alcuni gruppi.
I nuovi gruppi religiosi sono un allarme che ci sfida a offrire una Buona Notizia capace di raggiungere le profonde speranze di coloro che appartengono alla fede cattolica.
597 Essendo le comunità ecclesiali di base « segno di vitalità della Chiesa, strumento di formazione e di evangelizzazione, valido punto di partenza per una nuova società fondata sulla civiltà dell'amore »;725 essendo anche fermento di vita cristiana, fonte di ministeri e centro d'irradiazione missionaria,726 è necessario che tutti le riconosciamo come una sfida dello Spirito, il quale chiede alle nostre Chiese discernimento, ma anche atteggiamenti evangelici per non asfissiarne l'opera.
598 La Sacra Scrittura deve continuare a conquistare il posto centrale nella vita della Chiesa.
La pastorale biblica non deve essere considerata una pastorale in più tra le molte che esistono.
È piuttosto l'elemento ispiratore di ogni azione pastorale.
La catechesi e la liturgia, da parte loro, continuano a cercare una creatività che permetta loro di esprimere l'unica fede del Vangelo nei modelli culturali di ogni popolo.
599 Esiste per tutti l'imperativo di sforzarci con la parola e coi fatti perché le donne dell'America Latina siano valorizzate e riconosciute pienamente nella Chiesa e nella società.
È necessario pertanto modificare la mentalità e gli atteggiamenti nei loro confronti, sebbene ciò presupponga un profondo mutamento culturale, dato che sono in gioco l'equità e la giustizia come principi di convivenza cristiana.
600 L'educazione è un mezzo privilegiato nella creazione e nella trasmissione della cultura.
I padri e le madri, i responsabili delle politiche educative e gli educatori hanno la grande sfida di formare le future generazioni per preparare gli agenti di cambiamento sociale impegnati nella costruzione di una società più umana e giusta.727
601 L'attività politica deve essere svolta come una vera vocazione di servizio alla comunità.
La presenza della corruzione, la ricerca di potere personale e la dimenticanza della dimensione etica non possono giustificare l'assenza di evangelizzazione in questo campo tanto importante, dove si prendono decisioni che riguardano la vita di tutti i cittadini.
602 È necessario rafforzare nella Chiesa la coscienza sulla comunicazione in se stessa, come fenomeno socio-culturale, e sull'importanza e l'influenza dei mezzi come modellatori di comportamenti e consumi culturali.
603 Le parole di Paolo VI sull'importanza dei mezzi di comunicazione sociale nell'evangelizzazione restano ancora molto valide come sfida.
« Posti al servizio del Vangelo, essi offrono la possibilità di estendere quasi senza limiti il campo di ascolto della parola di Dio, facendo giungere la Buona Novella a milioni di persone.
La Chiesa si sentirebbe colpevole davanti a Dio se non impiegasse questi poderosi mezzi, che l'intelligenza umana perfeziona sempre più ».728
604 Nel quadro del crescente pluralismo vissuto dai nostri popoli, la Chiesa diventa una voce tra le altre, spesso considerata solo un'opinione in più.
605 L'unità non è uniformità, la diversità non è anarchia.
L'unità arriva a essere tale nel momento in cui si raggiunge la convergenza della diversità.
Il rispetto per la diversità nella ricerca di un'unità fondamentale fondata sul rispetto per la dignità della persona e la costruzione di un progetto che includa tutti e ciascuno, è una sfida legata all'aspetto culturale, politico e religioso.729
606 L'unità, che scaturisce dalla fede nella persona di Gesù Cristo e ci rende membri della sua Chiesa, è criterio di discernimento per lasciare spazio alla pluralità di espressioni che arricchiscono questa unità senza tradire l'autenticità del contributo di ciascuno.
Unità nella fede, diversità di carismi: un'unica fede, diverse espressioni culturali; una sola umanità nella complementarità del maschile e del femminile.
607 La città è una creazione umana, ma non si è raggiunta in essa una sufficiente umanizzazione perché sia uno spazio abitabile per tutti e ciascuno.
Perciò la città e la cultura urbana sono una grande sfida per l'evangelizzazione dell'uomo e della donna urbani.
Indice |
725 | Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 51 |
726 | Giovanni Paolo II, Redemptoris Missio 51 |
727 | Medellin, Educazione; Puebla 1012-1062 |
728 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 45 |
729 | Gaudium et Spes 92 |