Provida Mater Ecclesia |
7 Ordinate così le cose con tanta sapienza, prudenza ed amore, era abbondantemente provveduto a quella moltitudine di anime che, lasciato il mondo, desideravano un nuovo stato canonico strettamente detto, unicamente ed interamente consacrato all'acquisto della perfezione.
Ma il Signore infinitamente buono, il Quale, senza accettazione di persone, ( Rm 2,11; Ef 6,9; Col 3,25 ) aveva ripetutamente invitato tutti i fedeli a seguire e praticare dappertutto la perfezione, ( Mt 5,48; Mt 19,12; Col 4,12; Gc 1,4 ) per mirabile consiglio della sua Divina Provvidenza dispose che anche nel mondo depravato da tanti vizi, specialmente ai nostri giorni, fiorisse ed anche attualmente fioriscano gruppi di anime elette, le quali, accese dal desiderio non solo della perfezione individuale, ma anche per una speciale vocazione, rimanendo nel mondo, potessero trovare ottime forme nuove di associazioni, rispondenti alle necessità dei tempi, nelle quali potessero condurre una vita molto consona all'acquisto della perfezione.
8 Raccomandando caldamente alla prudenza ed alla cura dei Direttori spirituali i nobili sforzi dei singoli nell'acquisto della perfezione per quanto riguarda il loro interno.
Ci rivolgiamo ora a quelle Associazioni le quali intendono e si sforzano di guidare i loro soci nella via di una solida perfezione anche di fronte alla Chiesa, nel foro così detto esterno.
Non intendiamo trattare ora di tutte le Associazioni che sinceramente tendono alla perfezione cristiana nel mondo; ma soltanto di quelle che, sia per la loro interna costituzione, sia per la loro ordinazione gerarchica, e per la totale dedizione che esigono dai loro membri propriamente detti e per la professione dei consigli evangelici, e nel modo di esercitare il ministero e l'apostolato, maggiormente si avvicinano, quanto alla sostanza, agli stati canonici di perfezione e specialmente alle Società senza voti pubblici ( tit. XVII ), pur senza la vita comune religiosa, ma usando altre forme esterne.
9 Queste Associazioni, che d'ora in poi saranno chiamate "Istituti Secolari", cominciarono a sorgere nella prima metà del secolo scorso non senza una speciale ispirazione della Divina Provvidenza, con lo scopo di osservare fedelmente nel mondo i consigli evangelici, e attendere con maggior libertà a quelle opere di carità che per la nequizia dei tempi le famiglie religiose erano del tutto o in parte impedite di compiere".12
E poiché i più antichi di questi Istituti diedero buona prova di sé e coi fatti e con le opere comprovarono che con una severa e prudente selezione dei membri, con una accurata e sufficientemente lunga formazione, con un adeguato, austero ed insieme agile regime di vita anche nel mondo, se vi è una speciale vocazione divina, con l'aiuto della grazia, si può con certezza conseguire una intima ed efficace consacrazione di se stesso al Signore, non solo interna, ma anche esterna e quasi come quella dei religiosi, e che si ha così un mezzo molto adatto di penetrazione e di apostolato, ne venne "che queste Associazioni di fedeli furono dalla Santa Sede più volte lodate, non altrimenti che le Congregazioni Religiose".13
Indice |
12 | S.C. Episcoporum et Regularium dec."Ecclesia Catholica", d. 11 augusti 1889; cfr. A.S.S., XXIII. 634 |
13 | S.C. Episcoporum et Regularium dec. "Ecclesia Catholica" |