17 maggio 1972
Ci fa molto piacere incontrarci con voi, distinti membri del Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale del Clero italiano.
L'occasione ci permette infatti di esprimervi anzitutto il nostro sincero apprezzamento per le finalità che l'Ente si prefigge sul piano economico e assistenziale, in favore del Clero italiano, delle sue necessità, dei suoi problemi.
Col proprio programma, la Federazione dimostra chiaramente di aver capito, e di voler vivere la grande parola di Cristo agli Apostoli, nell'ultima Cena: « Vos autem dixi amicos » ( Cfr. Gv 15,15 ).
Nell'amore di Gesù, per la chiamata di Colui che li ha scelti, tutti i Sacerdoti sono fratelli: fratelli e amici in Cristo!; e in questo spirito di fraternità voi operate, aiutando con sensibilità aperta e affettuosa la grande, ottima, cara famiglia del Clero italiano.
Vogliamo perciò rivolgervi anche una calda esortazione a continuare sulla via iniziata, a dedicarvi con sempre più grande generosità alle esigenze dei sacerdoti, a migliorare continuamente - è la legge della vita, questa! - i vostri metodi e i vostri piani, soprattutto favorendo e alimentando sempre più nel Clero il senso della cooperazione, della solidarietà, della corresponsabilità che traduce sul piano esistenziale con i suoi problemi pratici, le grandi lezioni d'amore del Vangelo, fonte primaria di ispirazione e unica ragione di vita dei nostri sacerdoti.
Vi assista nel vostro lavoro la grazia del Signore, che invochiamo copiosa su di voi e sulla intera Federazione, mentre di cuore impartiamo la nostra Benedizione Apostolica.