26 febbraio 1982
Cari direttori, studenti e collaboratori dell'Istituto Ecumenico di Bossey, Benvenuti a Roma!
È mia gioia ricevervi qui e salutarvi nell'amore del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
Negli ultimi cinque mesi avete riflettuto sul disegno d'amore di Dio in Cristo.
Siete profondamente consapevoli che preoccupazione fondamentale della Chiesa è che la vita nel mondo sia più conforme alla superiore dignità dell'uomo in tutti i suoi aspetti, in modo da rendere quella vita ancora più umana ( cf. Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis, 13 ).
È proprio per raggiungere questo che la Chiesa è allo stesso tempo segno e salvaguardia della trascendenza della persona umana.
Sia questa forte convinzione la motivazione che porterete con voi nelle vostre terre, dove sarete chiamati ad affermare l'umanità creata a somiglianza di Dio e meravigliosamente ricreata in Cristo.
Spero che il vostro soggiorno a Roma sia felice.
Possa esso arricchirvi anche in spirito.
Sostando nei luoghi dove giunsero Pietro e Paolo, possiate apprezzare gli inizi della fede Cristiana in questo luogo e il loro significato per il mondo.
Le mie preghiere e i miei pensieri saranno con voi negli anni a venire mentre servirete il nostro Signore Gesù Cristo.
Possa Dio benedire voi, le vostre famiglie e i vostri cari, e i paesi ai quali vi accingete a ritornare.