10 aprile 2014
Signori Cardinali, cari fratelli, illustri Signori e Signore,
saluto tutti voi che prendete parte a questo incontro, il secondo convocato in Vaticano per collaborare insieme contro la tratta di esseri umani.
Ringrazio il Cardinale Nichols e la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles per averlo promosso, e la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali per ospitarlo.
È un incontro, un incontro importante, ma è anche un gesto: è un gesto della Chiesa, un gesto delle persone di buona volontà, che vuole gridare "basta!".
La tratta di esseri umani è una piaga nel corpo dell'umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo.
È un delitto contro l'umanità.
Il fatto di trovarci qui, per unire i nostri sforzi, significa che vogliamo che le strategie e le competenze siano accompagnate e rafforzate dalla compassione evangelica, dalla prossimità agli uomini e alle donne che sono vittime di questo crimine.
Sono qui riunite autorità di polizia, impegnate soprattutto a contrastare questo triste fenomeno con gli strumenti e il rigore della legge; e insieme operatori umanitari, il cui compito principale è di offrire accoglienza, calore umano e possibilità di riscatto alle vittime.
Sono due approcci diversi, ma che possono e devono andare insieme.
Dialogare e confrontarsi a partire da questi due approcci complementari è molto importante.
Per questo motivo incontri come questo sono di grande utilità, direi necessari.
Penso che è un segno importante il fatto che, a distanza di un anno dal primo incontro, abbiate voluto ritrovarvi, da tante parti del mondo, per portare avanti un lavoro comune.
Vi ringrazio molto di questa collaborazione e prego il Signore di aiutarvi e la Vergine Santa di proteggervi.
Grazie.
Francesco