Non abbiamo bisogno |
Non abbiamo bisogno di annunciare a voi, Venerabili Fratelli, gli avvenimenti che in questi ultimi tempi hanno avuto luogo in questa Nostra Sede Episcopale Romana e in tutta Italia, che è dire nella Nostra propria dizione Primaziale, avvenimenti che hanno avuto così larga e profonda ripercussione in tutto il mondo, e più sentitamente in tutte e singole le Diocesi dell'Italia e del mondo cattolico.
Si riassumono in poche e tristi parole: si è tentato di colpire a morte quanto vi era e sarà sempre di più caro al Nostro cuore di Padre e Pastore di anime e possiamo bene dobbiamo anzi soggiungere: "e il modo ancor m'offende".
È in presenza e sotto la pressione questi avvenimenti che noi sentiamo il bisogno e il dovere di rivolgerCi e quasi venire in spirito a ciascuno di voi, Venerabili Fratelli,
innanzi tutto per compiere un grave ed ormai urgente dovere di fraterna riconoscenza da;
in secondo luogo per soddisfare ad un non meno grave ed urgente dovere di difesa verso la verità e la giustizia, in materia che riguardando vitali interessi e diritti della Santa Chiesa, riguarda pure voi tutti e singoli, dovunque lo Spirito Santo vi ha posto a reggerla insieme con Noi;
vogliamo in terzo luogo esporvi quelle conclusioni e riflessioni che gli avvenimenti Ci sembrano imporre;
in quarto luogo vogliamo confidarvi le nostre preoccupazioni per l'avvenire;
e finalmente vi inviteremo a dividere le Nostre speranze ed a pregare con Noi e coll'Orbe cattolico per il loro compimento.
Indice |