Mater et magistra |
103 Quanto sopra esposto non esclude, come è ovvio, che anche lo Stato e gli altri enti pubblici possano legittimamente possedere in proprietà beni strumentali, quando specialmente "portano seco una preponderanza economica per cui non si possano lasciare in mano di privati cittadini senza pericolo del bene comune" (Enc. Quadragesimo anno).
104 Nell'epoca moderna c'è la tendenza a un progressivo estendersi della proprietà che ha come soggetto lo Stato ed altri enti di diritto pubblico.
Il fatto trova una spiegazione nelle funzioni sempre più ampie che il bene comune domanda ai poteri pubblici di svolgere.
Però anche nella presente materia è da seguirsi il principio di sussidiarietà, sopra enunciato.
Per cui lo Stato ed altri enti di diritto pubblico non devono estendere la loro proprietà se non quando lo esigono motivi di evidente e vera necessità di bene comune, e non allo scopo di ridurre e tanto meno di eliminare la proprietà privata.
105 Né è da dimenticare che le iniziative di natura economica dello Stato e di altri enti di diritto pubblico vanno affidate a persone che congiungono una specifica soda competenza, una specchiata onestà ed un vivo senso di responsabilità nei confronti del paese.
Inoltre il loro operato deve essere soggetto ad un oculato e costante controllo, anche per evitare che in seno alla stessa organizzazione dello Stato si formino centri di potere economico con pregiudizio alla sua ragion d'essere, cioè al bene della comunità.
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