Pacem in terris

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Nella verità

49 I rapporti fra le comunità politiche vanno regolati nella verità.

La quale esige anzitutto che da quei rapporti venga eliminata ogni traccia di razzismo; e venga quindi riconosciuto il principio che tutte le comunità politiche sono uguali per dignità di natura; per cui ognuna di esse ha il diritto all'esistenza, al proprio sviluppo, ai mezzi idonei per attuarlo, ad essere la prima responsabile nell'attuazione del medesimo; e ha pure il diritto alla buona reputazione e ai dovuti onori.

Fra gli esseri umani molto spesso sussistono differenze, anche spiccate, nel sapere, nella virtù, nelle capacità inventive, nel possesso di beni materiali.

Ma ciò non può mai giustificare il proposito di far pesare la propria superiorità sugli altri; piuttosto costituisce una sorgente di maggiore responsabilità nell'apporto che ognuno e tutti devono addurre alla vicendevole elevazione.

Così le comunità politiche possono differire tra loro nel grado di cultura e di civiltà o di sviluppo economico; però ciò non può mai giustificare il fatto che le une facciano valere ingiustamente la loro superiorità sulle altre; piuttosto può costituire un motivo perché si sentano più impegnate nell'opera per la comune ascesa.

50 Non ci sono esseri umani superiori per natura ed esseri umani inferiori per natura; ma tutti gli esseri umani sono uguali per dignità naturale.

Di conseguenza non ci sono neppure comunità politiche superiori per natura e comunità politiche inferiori per natura: tutte le comunità politiche sono uguali per dignità naturale, essendo esse dei corpi le cui membra sono gli stessi esseri umani.

Né va quindi dimenticato che i popoli, a ragione, sono sensibilissimi in materia di dignità e di onore.

Inoltre la verità esige che nelle molteplici iniziative rese possibili dai progressi moderni nei mezzi espressivi - iniziative attraverso le quali si diffonde la mutua conoscenza fra i popoli - ci si ispiri a serena obiettività: il che non esclude che sia legittima nei popoli una preferenza di far conoscere gli aspetti positivi della loro vita.

Vanno però respinti i metodi di informazione con i quali, venendo meno alla verità, si lede ingiustamente la riputazione di questo o di quel popolo.55

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55 Pio XII, Radiomessaggio natalizio 1940