Ecclesiam suam |
2 A tutti, pertanto, sembrerà quasi naturale che Noi, indirizzando al mondo questa Nostra prima Enciclica dopo che, per inscrutabile disegno di Dio, siamo stati chiamati al Soglio Pontificio, rivolgiamo il nostro pensiero amoroso e reverente alla santa Chiesa.
3 Per tali motivi, Ci proporremo, in questa Enciclica, di sempre più chiarire a tutti quanto, da una parte, sia importante per la salvezza dell'umana società, e dall'altra quanto stia a cuore alla Chiesa che ambedue s'incontrino, si conoscano, si amino.
4 Quando, per grazia di Dio, Noi avemmo la fortuna di rivolgere a viva voce la Nostra parola, all'apertura della seconda sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, nella festa di san Michele Arcangelo dello scorso anno, a voi tutti adunati nella basilica di San Pietro, manifestammo il proposito di rivolgervi altresì per iscritto, com'è costume all'inizio d'ogni Pontificato, il Nostro fraterno e paterno discorso, per manifestarvi alcuni nostri pensieri, che sovrastano agli altri dell'animo Nostro e che ci sembrano utili a guidare praticamente gli inizi del Nostro pontificale ministero.
5 Veramente Ci è difficile determinare tali pensieri, perché dobbiamo attingerli alla più diligente meditazione della divina dottrina, memori Noi stessi delle parole di Cristo: La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato; ( Gv 7,16 )
dobbiamo, inoltre, commisurarli alle presenti condizioni della Chiesa stessa, in un'ora di vivacità e di travaglio sia della sua interiore esperienza spirituale, sia del suo esteriore sforzo apostolico; e dobbiamo, infine, non ignorare lo stato, in cui oggi si trova l'umanità, in mezzo alla quale si svolge la nostra missione.
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