Christi matri |
4 Eleviamo ancora, pertanto, la Nostra voce « con forte grido e con lacrime », ( Eb 5,7 ) per scongiurare insistentemente i governanti a fare ogni sforzo perché l'incendio non si estenda, ma sia totalmente estinto.
Non dubitiamo minimamente che tutti gli uomini di qualsiasi stirpe, colore, religione e ordine sociale, il cui desiderio sia la giustizia e l'onestà, non abbiano gli stessi Nostri convincimenti.
Tutti coloro, dunque, che vi sono interessati, creino le necessarie condizioni per far sì che siano deposte le armi, prima che il precipitare degli eventi tolga perfino la possibilità di deporle.
Sappiano coloro, nelle cui mani stanno le sorti dell'umana famiglia, che in questo momento essi sono legati da un gravissimo dovere di coscienza.
Scrutino e interroghino questa loro coscienza, pensando ai loro popoli, al mondo intero, a Dio, alla storia; pensino che i loro nomi saranno fra i posteri in benedizione, se avranno seguito con saggezza questo Nostro appello.
Nel nome del Signore gridiamo: fermatevi!
Bisogna riunirsi, per addivenire con sincerità a trattative leali.
Ora è il momento di comporre le divergenze, anche a costo di qualche sacrificio o pregiudizio, perché più tardi si dovrebbero comporre forse con immensi danni e dopo dolorosissime stragi.
Ma bisogna stabilire una pace, fondata sulla giustizia e sulla libertà degli uomini, che tenga quindi conto dei diritti delle persone e delle comunità, altrimenti essa sarà debole e instabile.
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