Evangelii nuntiandi |
35 La Chiesa collega ma non identifica giammai liberazione umana e salvezza in Gesù Cristo, perché sa per rivelazione, per esperienza storica e per riflessione di fede, che non ogni nozione di liberazione è necessariamente coerente e compatibile con una visione evangelica dell'uomo, delle cose e degli avvenimenti; sa che non basta instaurare la liberazione, creare il benessere e lo sviluppo, perché venga il Regno di Dio.
Ben più, la Chiesa ha la ferma convinzione che ogni liberazione temporale, ogni liberazione politica - anche se si sforza di trovare la propria giustificazione in questa o in quella pagina dell'Antico o del Nuovo Testamento,
anche se rivendica per i suoi postulati ideologici e per le sue norme di azione l'autorità dei dati e delle conclusioni teologiche,
anche se pretende di essere la teologia per i nostri giorni -
porta in se stessa il germe della propria negazione e decade dall'ideale che si propone sia perché i suoi motivi non sono quelli della giustizia nella carità, sia perché lo slancio che la trascina non ha una dimensione veramente spirituale e perché il suo scopo finale non è la salvezza e la beatitudine in Dio.
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