Familiaris consortio |
10 È conforme alla costante tradizione della Chiesa accogliere dalle culture dei popoli tutto ciò che è in grado di meglio esprimere le inesauribili ricchezze di Cristo.18
Solo col concorso di tutte le culture, tali ricchezze potranno manifestarsi sempre più chiaramente e la Chiesa potrà camminare verso una conoscenza ogni giorno più completa e profonda della verità, che già le è stata donata interamente dal suo Signore.
Tenendo fisso il duplice principio della compatibilità col Vangelo delle varie culture da assumere e della comunione con la Chiesa universale, si dovrà proseguire nello studio, particolarmente da parte delle Conferenze Episcopali e dei Dicasteri competenti della Curia Romana, e nell'impegno pastorale perché questa « inculturazione » della fede cristiana avvenga sempre più ampiamente, anche nell'ambito del matrimonio e della famiglia.
È mediante l'« inculturazione » che si cammina verso la ricostituzione piena dell'alleanza con la Sapienza di Dio, che è Cristo stesso.
La Chiesa intera sarà arricchita anche da quelle culture che, pur essendo prive di tecnologia, sono cariche di saggezza umana e vivificate da profondi valori morali.
Perché sia chiara la meta di questo cammino, e di conseguenza, sicuramente indicata la strada, il Sinodo ha, in primo luogo, giustamente considerato a fondo il progetto originario di Dio circa il matrimonio e la famiglia: ha voluto « ritornare al principio », in ossequio all'insegnamento di Cristo. ( Mt 19,4ss )
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18 | Gaudium et Spes 15; Gaudium et Spes 22 |